L’Atalanta sbanca il Velodrome in una serata al limite dell’incredibile. Il Marsiglia capitola al 90′, per la prima volta in stagione davanti ai suoi tifosi, al cospetto di una magia di rara bellezza di Lazar Samardzic. I francesi reclamano un tocco di mano di Ederson in piena area (oggetto di lungo controllo Var), sul ribaltamento di fronte il serbo inventa un sinistro a giro e gela De Zerbi. Al 98′ ci pensa Carnesecchi a blindare il secondo successo in Champions League quando disinnesca una conclusione di Greenwood deviata da Hien. Poco prima ci aveva provato sempre l’inglese seguito da Gomes (destro largo di un soffio) sebbene gli animi si fossero accesi al 75′ con un duro faccia a faccia tra Juric e Lookman al momento della sostituzione del nigeriano: i due sono stati “calmati” dal vice Matteo Paro, dal team manager Moioli e da de Roon. Poi postilla al fischio finale quando i compagni stanno festeggiando, il numero 11 preferisce prendere la via degli spogliatoi e il tecnico lo rimprovera. Storie tese a parte, è la pesantissima vittoria quella da celebrare davvero. Il resto, si spera, se lo porteranno via i tre punti. Che fanno salire i bergamaschi a quota 7 in classifica, con Chelsea, Barcellona, Sporting, Dortmund e Qarabag.
Avvio tutto personalità per l’Atalanta che ha la chance per passare al 12′: invenzione di Lookman per Krstovic che viene atterrato in area da Rulli. Sul dischetto va De Ketelaere, ma il portiere si allunga sulla sua sinistra, approfitta della conclusione troppo a mezza altezza del belga e mette in angolo. Al 23′ la risposta dell’OM è di Aubameyang sul cui destro vola Carnesecchi. Il ritmo resta alto e Højbjerg al 31′ tutto solo al limite dell’area non trova la porta, esattamente come Krstovic che sbaglia un rigore in movimento dopo iniziativa di Lookman e Ahanor in proiezione offensiva: il montenegrino, il più lesto a farsi trovare pronto sullo sviluppo, alza incredibilmente la mura. Cambia il tempo, ma resta l’aggettivo perché al 3′ della ripresa Zappacosta trova Bellanova che, di testa, da pochi metri manca il bersaglio. L’esterno si fa parzialmente perdonare con una provvidenziale chiusura (52′) su Greenwood e poi al 69′ quando serve a Lookman il pallone del vantaggio. L’urlo però si strozza in gola a causa di una posizione di fuorigioco di Krstovic. Poi stacco largo di Egan-Riley, stoccata troppo centrale di Greenwood e conclusione debole di De Ketelaere. Al minuto 87, quasi ad apparecchiare per il rovente finale, Aubameyang mette di un soffio sopra la traversa dopo un rilancio sbagliato di Carnesecchi.
E domenica alla New Balance Arena (ore 12.30) arriva il Sassuolo. Per un lunch match che non deve rimanere indigesto. Specie per dare seguito ad un’affermazione pesante come quella Oltralpe.
Il commento al match è di Valentina de Cani, super tifosa nerazzurra, che ha sofferto e poi gioito davanti agli schermi di Oriocenter.
CHE REAZIONE – “Dopo Udine serviva una reazione come questa. Soprattutto di carattere e di personalità sebbene sia mancata spesso la lucidità negli ultimi metri. Poi il gol di Samardzic ha rotto quella che sembrava una maledizione. E il solito Carnesecchi a cui andrebbe fatto un monumento”.
VOGLIA DI SUCCESSO CON NOTA STONATA – “L’aspetto migliore è stata la voglia della squadra di dare uno scossone e andare a prendersi il successo. Questo fa senza dubbio ben sperare per il futuro e per raddrizzare l’andamento in campionato. Peccato solo quel battibecco tra Lookman e Juric, speriamo sia solo un normale fatto “di campo” chiuso lì senza alcun strascico”.
CAMBI DETERMINANTI – “A prescindere dallo screzio già citato, finalmente Samardzic ha mostrato i suoi colpi in un momento chiave. L’augurio è che sia l’inizio di un nuovo cammino e che possa trovare finalmente la costanza. Poi gli ingressi di Scamacca e Musah senza citare Pasalic ad inizio ripresa confermano quanto l’Atalanta abbia una risorsa fondamentale nella panchina lunga”.
Federico Errante
