Ildo Serantoni non ha bisogno di presentazioni. Penna sopraffina e pluripremiata del giornalismo sportivo, “colonna” de “L’Eco di Bergamo” e de “La Gazzetta dello Sport“, ha raccontato e continua a raccontare calcio, pallavolo e ciclismo. A riguardo, mercoledì, presenterà (mercoledì 29 alle 18.30 alla libreria Ubik in Borgo S.Caterina a Bergamo) il suo ultimo libro dedicato a Fausto Coppi “Il Dio del tempo”. A distanza di quasi 24 ore di ciò che avrà lasciato in dote Atalanta-Milan.
ATTACCO DA… ATTENDERE – “Quando si analizza il momento dell’Atalanta bisogna partire da una considerazione. Non c’è più Retegui, il centravanti della Nazionale; il secondo attaccante, Scamacca, sta recuperando solo in queste settimane; il terzo elemento, Lookman, porta ancora addosso l’estate che non può che aver lasciato qualche segno. Non so con quali motivazioni stia giocando, ma meglio che le ritrovi in fretta. Per sé stesso e per la sua valutazione sul mercato oltre che per la squadra. Anche perché Ademola è colui che può fare la differenza”
IMBATTUTI, MA INFELICI – “La situazione attuale credo sia un po’ lo specchio dell’Atalanta di oggi. Anche se quasi tutti i pareggi hanno lasciato parecchio amaro. Sebbene con un po’ di fortuna qualcosa in più si sarebbe potuto raccogliere. Pisa, Parma ma anche a Torino con la Juventus in primis”.
FATTORE “C” – “Bisogna ritrovare continuità. A Cremona si è regalato il primo tempo e si è sbagliato parecchio sia nell’ultimo passaggio sia sotto porta. Carnesecchi-Juric? Marco ha ragione, il suo sfogo è legittimo. La risposta dell’allenatore? Gli è stata riportata e non gli hanno spiegato a dovere il tono utilizzato dal portiere. Ha commentato d’istinto”.
MILAN, CARTINA TORNASOLE – “Fino ad oggi i nerazzurri hanno faticato contro le avversarie chiuse. Vediamo con il Milan che gara riusciranno ad interpretare. Juve a parte, è la prima big che si affronta. Non bisogna entrare in campo solo per non perdere, è una gara da tripla, può succedere di tutto. Modric? Non mi aspettavo questa continuità d’impiego. Sul rendimento niente sorprese, è un fuoriclasse. I rossoneri, sul lungo periodo, potranno capitalizzare ancor meglio il vantaggio di non avere le coppe. Per la testa e per il fisico potrebbe essere una discriminante non da poco per la corsa allo scudetto”.
EUROPA POSSIBILE – “Per dimensione europea intendiamo Champions ed Europa League. Milan, Inter e Napoli sono superiori, la Juventus è da valutare con il nuovo allenatore, Bologna e Como sono in crescita e c’è la Roma del Gasp. La concorrenza non manca però il potenziale di questa rosa è innegabile”.
TALENTO – “Impiegherei maggiormente Samardzic, per due-tre partite di fila senza relegarlo a qualche spezzone in modo tale da giudicarlo dopo avergli garantito costanza. Lookman non può essere quasi sempre sostituito attorno all’ora di gioco anche perché è colui che può accendere la luce in un attimo. De Keteleare non è da meno, ha gamba, fisico e tiro ed è un’altra pedina imprescindibile”
TRA I CAMPIONI E … IL CAMPIONISSIMO – “Fausto Coppi è stato il mio idolo in adolescenza, ma non avevo mai scritto su di lui. Ho deciso di sanare la mancanza cercando un tema di nicchia dato che credo sia il campione dello sport a cui sono stati dedicati più libri. Per quello che è stato in bicicletta nell’Italia della ricostruzione, per la sua vita tormentata e per la sua morte in età ancora giovane. Ho deciso di legare il suo nome a Bergamo visto che ha partecipato quattro volte al Trofeo Baracchi, che è stata anche la sua ultima competizione a cui ha partecipato nel novembre 1959 dato che ci ha lasciati il 2 gennaio del 1960. Il “Baracchi” oltretutto era la sola occasione in cui si poteva vedere, seppur per qualche minuto, anche perché la tv non c’era e se ne poteva sentir parlare solo alla radio. Altri tempi…”.
Federico Errante
