Come a Francoforte, la Champions League regala la faccia più bella dell’Atalanta. I campioni del mondo del Chelsea vengono ribaltati a Bergamo. Charles De Ketelaere prende per mano i nerazzurri, sotto per una zampata di Joao Pedro, con l’assist per Scamacca (colpo di testa al 55′) e con l’iniziativa personale ed il destro che buca Sanchez (83′). L’impresa è compiuta, la Dea – almeno per una notte – è terza con 13 punti alle spalle di Arsenal e Bayern a 15 ed è la prima delle italiane (l’Inter ko in casa con il Liverpool rimane a 12). La nota dolente della serata è il risentimento al flessore destro per Bellanova, rimpiazzato dopo 20′ dall’ex Zappacosta. Proprio lui innesca la seconda palla-gol dei padroni di casa (già pericolosi al 4′ con Lookman sul quale Sanchez salva con il piede) al 19′ quando Lookman viene chiuso e sulla ribattuta de Roon non trova lo specchio. Gli inglesi, come detto, colpiscono al primo vero affondo e ci vuole il VAR peer convalidare una rete costruita da James (cross basso da sinistra) e finalizzata da Joao Pedro. L’uomo-assist prova a mettersi in proprio (50′), ma il suo destro finisce largo di un nulla; i bergamaschi si vedono giustamente annullare il pareggio di Lookman pescato in fuorigioco mentre è Gittens a chiamare Carnesecchi alla respinta. Passa un minuto, De Ketelaere scappa e centra per lo stacco di Scamacca da due passi. Lo stesso bomber (62′) sfiora la doppietta quando gira di testa un cross di Bernasconi, ma Sanchez ha il riflesso giusto. Garnacho non punge, allora De Ketelaere gli spiega come si fa quando si prende qualche metro, avanza e con un destro radente fa esplodere lo stadio. Nel finale si fa apprezzare anche Krstovic, i Blues provano a riagganciare con Garnacho, James e soprattutto con Joao Pedro che, sulla sirena, trova l’opposizione di Carnesecchi. Il punto esclamativo su una serata che resterà negli annali.
Come racconta Marco Panigada, che libera le emozioni dopo aver assistito al match dalla Curva.
SERATA STORICA – “L’Atalanta in Europa gioca da Atalanta, diametralmente opposta rispetto alla versione vista a Verona. Con altre motivazioni fin dall’inizio nonostante fosse andata sotto con la rete di Joao Pedro pur giocando già meglio del Chelsea”.
CDK TOP PLAYER – ” De Ketelaere migliore in campo con l’assist al bacio per Scamacca anche perché ha innescato la miccia che ha acceso la partita. Poi si è messo in proprio per il 2-1. Da quando è arrivato Palladino stiamo vedendo un giocatore che si è preso la squadra sulle spalle, sempre più consapevole dei propri mezzi. Molto bene anche Scamacca, Ederson a due facce e benissimo anche Kolasinac fino a quando ha avuto benzina nelle gambe perché dietro è stato un leone. Ma come tutti. Perché difficile citare qualcuno più di altri in una notte così”.
RISCHI… CALCOLATI – “Una squadra come il Chelsea non si può azzerare, qualcosa si deve concedere. Ma si è battuta con merito, con più occasioni, con più possesso palla giocando da grande squadra. D’accordo che non c’erano grandi pressioni, anche il pareggio sarebbe stato un gran risultato invece questa è un’impresa autentica”.
CHE CURVE – “Una grandissima risposta anche da parte dello stadio, con coreografie splendide e sostegno dall’inizio alla fine. La degna cornice per qualcosa di sensazionale. Poi sembra incredibile passare in quattro giorni da Verona al Chelsea, ma questo è e prendiamo il buono che ci resta”.
NEO – “Il solo appunto che si può muovere riguarda i cambi. I giocatori sono sempre più o meno gli stessi e qualcuno è un po’ fuori dalle rotazioni. Detto ciò penseremo a tempo debito a Bilbao e Union, ora la testa va messa al Cagliari e a trovare il passo giusto per risalire in campionato”.
Federico Errante
