Ci sono pareggi e pareggi. Dalla Cremonese al Milan, stessa forma ma sostanza ben diversa per una bella Atalanta che avrebbe meritato qualcosa in più dell’1-1. Grazie a Lookman che si è finalmente sbloccato, a Pasalic e Brescianini sopra le righe e a Zappacosta che chiama Maignan al prodigio per evitare la sconfitta ad una compagime rossonera con Leao anonimo (sostituito nell’intervallo), Gimenez in scia e che sblocca nella sola maniera possibile: conclusione da fuori di Ricci (3′), deviazione di Ederson e palla in rete. Nerazzurri che non fanno una piega neppure quando perdono de Roon al 20′ (contrattura al flessore sinistro) perché Brescianini conferma il suo ottimo momento e si rivela un’arma non da poco. Ci aveva provato Hien prima del cambio, poi Ederson chiama Maignan all’intervento in due tempi, De Ketelaere contrastato da Tomori mette sul fondo di testa, ma i bergamaschi fanno capire che il pareggio è questione di minuti. Al 27′ Pasalic apre per Ahanor che manda alto passano 8′ con Modric che sbaglia in uscita, Mario trova Lookman che mette con un gran sinistro sotto la traversa.
Allegri lascia negli spogliatoi un Leao tornato fantasma, Nkunku non fa granché poi Gimenez chiede il cambio e il tecnico toscano si gioca la carta Loftus-Cheek. L’ex Chelsea ci prova due volte, Fofana (68′) prova a schiodare una ripresa bloccata, ma il finale è tutto atalantino. Hien (81′) non trova il bersaglio di testa, a 5′ dal 90′ Zappacosta lo trova ma è la già menzionata paratona di Maignan a strozzare l’urlo in gola alla New Balance Arena.
Il commento “a caldo” nel post partita è di Paolo Carminati, sportivo doc e tifosissimo della Dea.
UNA “X” DIFFERENTE – “Con la Cremonese il pareggio va visto in un modo, con il Milan in un altro. Buonissimi spunti, ottime sensazioni con Pasalic su tutti. Lookman ora è davvero ritrovato perché dopo i segnali di crescita pur senza trovare la via della rete, stasera è tornato il nostro Ademola. Brescianini ottimo impatto, temevo di vederlo un po’ impacciato invece ultimamente si sta dimostrando convinto e concreto”.
PRESTAZIONE DI LIVELLO – “Abbiamo visto l’Atalanta che conosciamo, che gioca, costruisce e impensierisce non poco un avversario che, con tutto il rispetto, non è la Lazio, la Cremonese o lo Slavia Praga che hanno avuto in comune la stessa condotta di gara ossia il classico catenaccio all’italiana. Bella prova, ottimo risultato e spunti incoraggianti per il futuro. Forse avrei provato ad inserire Scamacca negli ultimi minuti per osare qualcosa in più. Ma ci sono pareggi e pareggi, ma anche questo come quello di sabato allo “Zini” ci sta stretto. Anche perché il Milan è passato su autorete poi non ha fatto più niente”.
SNODO DE ROON – “A mio parere l’infortunio di de Roon ha scombussolato i piani di Juric perché anche le sostituzioni sono state insolitamente oltre il 70′. Non dimentichiamoci che sabato si va ad Udine poi Marsiglia e Sassuolo. Il tecnico credo non abbia ancora i meccanismi delle tre gare in sette giorni quindi massima attenzione alle prossime sfide”.
Federico Errante
