Dal campionato alla Champions League l’Atalanta fa copia e incolla. Ancora uno 0-0 (sesta “X” su dieci sfide), stavolta con lo Slavia Praga, in un match da vincere e che invece lascia tanto amaro in bocca. Almeno sei le possibilità nitide costruite dai nerazzurri che se è vero che non subiscono (ci vogliono due interventi del solito Carnesecchi), non riescono neppure a pungere. Non basta un De Ketelaere che illumina – scelto come Mvp -, non bastano neppure i ritorni, nella ripresa di un già tonico Zalewski e di Scamacca che si costruisce due ghiotte opportunità (di piede, vola Markovic al 78′; di testa appena alto all’85’).
Prima occasione per Kossounou, seconda per CdK ma è Krstovic che – in un minuto – ne ha due, specie la seconda, troppo invitanti per essere sprecate: al 27′, da due passi, viene fermato dal portiere ospite poi, tutto solo, manda alto da posizione favorevolissima. Doppio squillo anche di Lookman che non trova la porta, al contrario di Moses (45′) che chiama Carnesecchi all’intervento. Dentro, come detto, Zalewski per Bernasconi alla ripartenza e Scamacca con Kamaldeen al 60′ per Krstovic e Lookman. Proprio l’ex Southampton (67′) ha la chance giusta, ma lanciato in campo aperto da De Ketelaere si allunga il pallone sul più bello. Finale generoso, ma sterile in cui il già citato doppio squillo del numero 9 non permette di sfondare. Quel che resta è un punticino che non può soddisfare.
Come sottolinea, al termine, Massimo Tengattini che ha vissuto il confronto – come sempre nella massima competizione continentale – dalla Curva Morosini.
CERCASI REATTIVITÀ – “Sulle seconde palle c’è un problema di reattività. Dopo dieci partite ormai è assodato. È accaduto con il Pisa, a Parma e con la Lazio. Un match che mi ha ricordato quello con il Celtic della passata stagione poi però l’Atalanta è andata altrove a prendere i punti. Tre occasioni per tempo sono troppo poche contro una squadra che vale la medio-bassa classifica del nostro campionato e che ha pure rischiato di farci male”
SOS INTENSITÀ – “A volte sembra che manchi appunto quell’intensità che c’era con Gasperini. Su dieci occasioni almeno una va dentro, per la legge dei grandi numeri. La produzione offensiva va migliorata. Poi è vero che non si subisce, ma con i pareggi non si va lontano”.
KRSTOVIC NON È RETEGUI – “Su due opportunità un attaccante di razza almeno una la sfrutta. Ma a prescindere da ciò, troppo pasticcione anche in appoggio e in situazioni di ripartenza. Al momento manca di quella qualità necessaria per essere una prima punta affidabile per questa squadra. Scamacca ha fatto di più di lui nello spezzone, ma è ancora ovviamente in ritardo di condizione e va aspettato”
FORMATO EXPORT – “La sensazione è che questa squadra fatichi con le squadre che si chiudono e poi pungono in ripartenza. In trasferta è un discorso differente. Per Cremona, infatti, sono fiducioso. Ma bisogna fare bottino pieno. Perché poi arriva il Milan in casa”.
Federico Errante
